43 edizioni del “Trofeo Primavera”, 12 edizioni del “Il mercoledì dell’ amatore” in pista!, 12 edizioni del “Trittico di corsa campestre”, la prima  “Mostra fotografica dell’ Atletica palermitana” alla palazzina Cinese nel 1997, 20 edizioni del “Trittico del maratoneta”e poi il giro del faro, la cronoscalata podistica di monte Pellegrino.

Ecco i numeri del Professore Ruggiero da Palermo!!

Marcello Ruggiero, atleta a tutto tondo, insegnante di Educazione Fisica all’Istituto Tecnico Economico per il Turismo “Marco Polo” di Palermo. 

Negli anni ’70 atleta mezzofondista a livello regionale, istruttore Coni, tecnico Allenatore FIDAL dal 1976, Istruttore Wind-surf e giocatore neofita di baseball (presso il “diamante” degli storici campi Castelnuovo) e pallamano (serie B con l’Olimpiakos del “Maestro dello Sport” Aldo Di Pietro). Dal 1984, presidente e fondatore dell’Atletica Mondello, Consigliere Provinciale della FIDAL Palermo con Carlo Spada (anni ’80/’90) e Consigliere e Tecnico dell’Asd Conca d’oro Sicilia (2023).

Abbiamo incontrato Marcello Ruggiero in pista come sempre e tra un incitamento e un altro ai suoi atleti, ci ha rilasciato questa breve intervista.

Professore Ruggiero ma dopo oltre 50 anni (passati ininterrottamente sui campi di gara) non si è ancora stancato di correre e far correre, dove la trova tutta questa energia?

Semplicemente amando tutto ciò che faccio nella mia vita di tutti i giorni. 

Il “Lavoro” per me è sempre stato (fin da precario ventennale nella Scuola) la mia missione di Vita!

Amo condividere con il prossimo, i veri valori della vita e la sincerità! 

Detesto invece, da sempre, la falsità e l’ipocrisia in genere.

Come è nata l’idea di fondare l’ A.S.D. Atletica Mondello?

Nel 1970 iniziai a frequentare lo Stadio delle palme allenato dal Prof. Alberto Corso. 

Dopo un anno riuscii a correre i 2000 metri “in pista” in 6’12” – nella foto in alto – e nel 1973 vinco “la mia prima coppa” a Polizzi Generosa (vedi foto). Successivamente muore il mio primo punto di riferimento (Prof. A. Corso) e inizia per me un calvario di infortuni che mi porterà in sala operatoria (calcificazioni al tendine di Achille dx) a soli 18 anni. 

Iniziò così, nel 1976, la mia carriera di allenatore Fidal, seguendo i consigli del Prof. Pino Clemente (mio Unico Punto di riferimento a tutt’oggi!) ed Istruttore dei Centri Olimpia del CONI con il prof. Zottino.

Nel 1977 entrai a fare parte della Grande Famiglia Sportiva qual’era l’Isef Palermo” (Istituto Superiore di Educazione Fisica). 

Dopo avere allenato tanti allievi a livello nazionale, per l’Olimpiakos del Maestro Aldo Di Pietro, decido di costituire nel 1982 la Polisportiva Real Favorita prima  e nel 1984 l’A.S.D. Atletica Mondello. Negli anni ’80 e ’90 l’Atletica Mondello diventò il vivaio della Società SBM di Nando Sorbello che militò in Serie A1 assoluta maschile e della Polisportiva DELTA di Pasquale La Neve in Serie B assoluta maschile.

Cosa pensa dell’atletica siciliana di 50 anni fa e di oggi?

Negli anni ‘70 “si diventava” Amatori a 40 anni! E l’ex-Atleta (40enne) mezzofondista o velocista, saltatore o lanciatore, era considerato un “esempio tecnico” per i giovani atleti. 

Quindi una vera e propria “figura promozionale” per tutte le varie discipline sportive che comprende l’Atletica leggera ossia la Fidal! 

Ecco appunto “il ruolo promozionale” degli Eventi Sportivi sia agonistici che “non competitivi”! 

Lei ha organizzato centinaia di manifestazioni, quale è il segreto per far diventare una semplice gara un Evento?

Tantissimi sono stati gli eventi sportivi organizzati dal sottoscritto che portano un bagaglio di esperienza vissuta come Responsabile del percorso delle sette edizioni della “Maratona Tourist Mondiale” degli anni ’80 e ’90 organizzata con il Prof. Mimmo Ferrito, Giusino e i preziosi consigli di Fred Lebout (Ideatore della Maratona di New York) che diceva sempre: “Il segreto del successo popolare di un qualsiasi evento è coinvolgere nell’ organizzazione l’intera città! Tutti devono partecipare all’organizzazione, ognuno con le proprie competenze!”

Lei ha inventato il “Giro del Faro” perché non ripeterlo?

“Il Giro del Faro” nacque nel 1997 con “Il trittico del maratoneta”.

Tre Appuntamenti “non competitivi” che comprendevano: Un 10.000 mt. in pista, cronometrato manualmente per partecipare (dopo circa2 settimane) alla Cronoscalata Podistica del monte Pellegrino con “partenze individuali a cronometro” e per finire, dopo altre 2 settimane, “Il Giro del Faro”.

Praticamente si trattava di svolgere tre allenamenti fondamentali per un maratoneta (il medio, il potenziamento in salita ed il Fartlek naturale) nello spirito dell’assoluta condivisione di promuovere la maratona, ma soprattutto “come preparare la tua maratona”. 

Ci sveli un segreto per aiutare un atleta a raggiungere e mantenere una buona forma fisica

Un esempio per tutti: a Villa Niscemi veniva organizzato un Convegno di medicina sportiva sugli adattamenti fisiologici dell’allenamento del maratoneta e la prevenzione agli infortuni da carico eccessivo all’apparato locomotore.

 La competizione è parte integrante della mentalità dell’uomo, già nell’antica Grecia esistevano Agoni ginnici e teatrali, parte integrante della vita quotidiana, lei si occupa anche di teatro, che correlazione esiste tra queste lo sport e la settima arte e come i benefici del teatro possono riflettersi sullo sport?

Premesso che oggi si usano tante belle parole come: competizione, legalità, amore, ecc… solo ed esclusivamente, a proprio uso e consumo.

Parliamo quindi di “sana competizione” a 360 gradi (in qualsiasi campo commerciale, sportivo o teatrale che sia). 

La “Sana Competizione” nello Sport come nel Teatro, vuol dire “rispetto delle professionalità altrui e confronto costruttivo!”

Il teatro   per me è stata “una prima esperienza scolastica” iniziata nel 2011 con l’Itet Marco Polo di Palermo (dove insegno tutt’oggi Scienze Motorie). 

Nel 2014 ho conosciuto il Laboratorio Teatrale “Radici di sole” di Anna Mauro, che mi ha dato una svolta decisiva sulla conoscenza interiore, portando in scena vari personaggi creati da Anna.  E se nello sport  “vincere” per me vuol dire “raccogliere in gara (la tua gara) il 100% dei frutti degli allenamenti che hai sostenuto per costruire il risultato finale!”, nel teatro   “si vince” quando il pubblico riconosce e si riconosce (in quello che viene rappresentato), nella realtà sociale che vive (senza se e senza ma), riconoscendo la falsità della “Propaganda” che ormai regna sovrana in qualsiasi settore!

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